iniziato attorno alle 19 a Palazzo Chigi il vertice convocato dal premier Mario Draghi con i ministri e i vertici del comitato tecnico scientifico per affrontare l’emergenza legata alle varianti del virus e le nuove misure da inserire nel provvedimento che dovr entrare in vigore il 6 marzo. Senza escludere di poter decidere alcune misure prima di quella data.
Oltre ai ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, sono stati convocati anche i titolari dei dicasteri economici.
Il primo argomento all’ordine del giorno riguarda i parametri per le possibili riaperture. Con il dilagare delle varianti in numerose regioni italiane si dovr infatti stabilire se modificare alcuni indicatori nel sistema delle fasce di colore.
Soltanto l’analisi epidemiologica aggiornata alla prossima settimana potr fornire il quadro della situazione ma si fa notare che in questa fase il via libera a un allentamento dei divieti non sembra possibile.
Massima prudenza. Specie in una fase delicata come questa, dove la stabilit delle ultime 4 settimane sembra lasciare il passo a una ripresa dei contagi, spinta anche dalle varianti che dilagano sulla Penisola. Questa, a quanto si apprende, la linea del Cts, che si riunito nel pomeriggio per una valutazione di ordine generale delle ipotesi per il nuovo Dpcm, e il cui coordinatore Agostino Miozzo ora in riunione a palazzo Chigi con il premier Draghi.
Articolo in aggiornamento
23 febbraio 2021 (modifica il 23 febbraio 2021 | 19:37)
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